• 05
    feb
    2014
    Burano, Venezia

    Lasciamo l’isola di Venezia per andare alla scoperta delle terre che la circondano. La destinazione è Murano a nord della Serenissima che raggiungiamo in vaporetto da Piazzale Roma (linea 3 o 4.1-4.2). L’isola che avvistiamo subito, e che è interessante da visitare, è San Michele cimitero monumentale della città. Fra il verde dei cipressi si distingue la facciata bianca della chiesa di San Michele.

    Raggiungiamo quindi Murano simbolo della migliore tradizione d’arte vetraria che conserva ancora i gesti e le tecniche delle origini. I laboratori, numerosi e attivissimi, consentono alvisitatore di assistere alla realizzazione di pezzi che vengono soffiati e rifiniti sotto suoi occhi.. Rechiamoci quindi a San Donato , la basilica di questa isola che come se fosse una piccola Venezia è attraversata anche lei da un Canal Grande. All’interno da non perdere la Vergine Orante, l’immagine di una Madonna bizantina che risplende fra l’oro luccicante della parete. Sull’isola merita una visita il Museo del Vetro che contiene la memoria millenaria di questa antica arte che risale all’epoca romana.

    Fra le isole che fanno da corona a Venezia non si può perdere l’isola dei pizzi e dei merletti: Burano, che raggiungiamo in vaporetto. Il vaporetto per Burano (linea 12) parte ogni mezz’ora dalla fermata del Faro. Giunti sull’isola siamo colpiti dai colori delle case, vero vanto degli abitanti, semplici e armoniche formano catene compatte di casa unifamiliari in cui ciascun colore contrasta con quello dell’abitazione accanto. Attraverso le stradine si possono ancora vedere le signore sedute davanti alla porta, e un tempo magari a fare i merletti. Un’isola silenziosa e semplice unita da un ponte a Mazzorbo, dove un tempo sorgevano dimore nobiliari e conventi. Visitiamo la chiesa trecentesca di Santa Caterina , preceduta da un piccolo atrio, con il bel campanile e cupola. Poi proseguiamo verso il Museo dei Merletti , antica arte isolana rinomata e apprezzata in tutto il mondo, che è ospitato nel Palazzo del Podestà, dove sono esposte preziose tovaglie, trine di fine Ottocento, ventagli e copriletti antichi o che si eseguono ancore seguendo tecniche antiche. Ricordiamo che fra le attività più importanti dell’isola c’è la pesca e passeggiando fra calli e canali si possono notare ancora uomini intenti a riparare le reti delle loro barche. Consigliamo di fermarsi in un ristorante per degustare del buon pesce.

    Da Burano si parte per Torcello (linea 9), raggiungibile in cinque minuti. Torcello è la terra più antica di Venezia, dove vi furono i primi insediamenti della laguna e dove sono custodite testimonianze archeologiche di un prestigioso passato. Lasciate le fondamenta dei Borgognoni, luogo di approdo, si raggiunge la piazza su cui si affaccia la Cattedrale di Santa Maria Assunta , che risale al VII secolo, al cui interno si conserva un prezioso mosaico del Giudizio universale, del XII-XIII secolo, che occupa un’intera parete. Accanto si può ammirare il Battistero, o quel che resta, e la Chiesa di Santa Fosca a croce greca del VII-XI secolo. Saliamo sul campanile che sorge accanto alla Cattedrale e che in passato fu punto di riferimento per pescatori e viaggiatori, dalla cima la vista spazia fino ai palazzi di Venezia . Durante questo breve soggiorno sull’isola c’è ancora qualcosa che vale la pensa visitare, si tratta del Museo dell’Estuario, che sorge in piazza Torcello, distinto in due sezioni: il Palazzo del Consiglio che ospita la sezione medievale e moderna, e il Palazzo dell’Archivio, del XII secolo, che ospita la sezione archeologica. Testimonianze della sua età fiorente quando erano in corso fitti scambi commerciali con l’Impero d’Oriente.

    Da Torcello si torna a Burano, quindi a Murano fino e Fondamenta Nuove (linea 12) dove si può prendere un vaporetto (linea 4.1-4.2) per ritornare a San Marco per una passeggiata fino a Rialto e ammirare Venezia di notte. Da lì riprendere il vaporetto per Piazzale Roma (linea 1 o 2).

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